KING: ELEVATION (2018), COME ELEVARSI AL DI SOPRA DI TUTTO
Se un giorno iniziaste a dimagrire, un chilo alla volta, a pesare ogni giorno sempre meno, e iniziaste a sentirvi così leggeri da realizzare che prima o poi volerete via come un palloncino... Come vivreste gli ultimi giorni sulla Terra (e a terra)?
E' questa la premessa di Elevation, un racconto fantastico che Stephen King ha pubblicato alla fine del 2018 come opera a sé stante, non inclusa in una raccolta. Una storia che rientra perfettamente nel fantastico della tradizione americana novecentesca, strizzando l'occhio per esempio a Ray Bradbury e Richard Matheson, alle storie dove l'incredibile e il quotidiano si mescolano creando un'alchimia unica. A Matheson, tra l'altro, King dedica Elevation per via delle evidenti analogie con Tre millimetri al giorno.
Nella banalità della vita di Scott, il protagonista, si insinua un elemento inspiegabile, sovrannaturale, una specie di incantesimo che sembra condannarlo a un destino crudele. Un po' come capitava al protagonista di L'occhio del male, vecchio romanzo bachmaniano che però si assestava su toni molto più oscuri e prendeva il via da un letale sortilegio gitano. Di quel romanzo, in tutta onestà, non ho un gran ricordo.
Dopo un po', per Scott questo infausto destino si trasforma nell'opportunità per scorgere i limiti della propria vita, del proprio atteggiamento e di quello degli altri. Ha per esempio a che fare con due vicine di casa piuttosto difficili di cui tenterà di conquistarsi la simpatia e l'amicizia. E, alla fine, potrà librarsi al di sopra di tutto, vedere per ciò che sono le cose insignificanti e dare il giusto valore alla vita.
C'è qualcosa di magico in Elevation, oserei dire persino di genuinamente formativo. E' una storia che sembra di poche pretese, all'inizio, almeno limitandosi alla quarta di copertina, eppure via via che prosegue e si fa più complessa assume risvolti umani inaspettati che la riempiono in modo naturale, rendendola piena e viva. Per questo mi sembra molto migliore di L'occhio del male, pur trattando lo stesso argomento. Le due prospettive sono davvero agli antipodi.
I buoni libri continuano a vivere sullo scaffale, anche da chiusi. Pulsano come esseri viventi che trasmettono calore e respirano anche da fermi. Elevation è un buon libro. Non è IT, certo, non è un'esperienza di quelle più uniche che rare, ma è più che degno del suo autore, e lo intendo nei suoi momenti migliori.
Ai Fedeli Lettori farà piacere sapere che la storia si ambienta a Castle Rock, la seconda cittadina più importante dopo Derry nella geografia kinghiana. Dopo averla abbandonata per diverso tempo, King l'ha recentemente rispolverata sia in Elevation che nel precedente La scatola dei bottoni di Gwendy.
Anche in Italia Elevation è uscito in un inusuale formato pocket con copertina rigida, arricchito dal bellissimo artwork e dalle illustrazioni interne presenti nell'edizione originale (a un prezzo inferiore rispetto a un classico romanzo ma comunque troppo alto per un racconto di questa lunghezza).
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Portico e come al solito scritto magnificamente
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