SENTIERI IN APPENNINO: LAGO BALLANO-LAGO SILLARA (PARCO DEI CENTO LAGHI, PARMA)
Nell'alto Appennino parmense si nasconde un piccolo angolo di Highlands: il Parco dei Cento Laghi. Il sentiero di cui vi parlo incontra sei laghi, con partenza dal Lago Ballano e arrivo al Lago Sillara. Si tratta di bacini di origine glaciale, cioè formati naturalmente all'interno della conca glaciale dopo lo scioglimento dei ghiacci invernali. La camminata non è troppo impegnativa, si fa in giornata in circa 6-7 ore pause comprese.
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Dopo un primo tratto immerso nel verde e particolarmente ripido (superato questo, vi sarete lasciati alle spalle la maggior parte della fatica) si raggiunge in circa mezz'ora il Lago Verde. Anche in questo caso, se volete ammirarlo dalle sponde dovete prendere una deviazione (è indicata dai cartelli); sono pochi minuti e ne vale la pena.
Lago Verde |
A questo punto vi troverete a un bivio: a destra si va per il Lago Frasconi, a sinistra si prosegue sul sentiero 707 per il Lago Martini. Prendete a sinistra, e non dimenticate la crema solare se la giornata è tersa e siete soliti scottarvi facilmente.
Dopo un tratto panoramico a V, che incrocia e si trasforma nel sentiero 705, arriverete tra arbusti e mirtilli fino al Lago Martini, il più piccolo dei laghi in quota. In piena estate il livello dell'acqua è basso e si può vedere il segno delle pietre più scure che sono solitamente sommerse.
Adesso potete pranzare.
Ora le possibilità sono due: fare un ultimo strappo in salita e raggiungere il crinale (sentiero 00), percorrerlo fino al Monte Sillara osservando i laghi dall'alto, ridiscendere sul 705 e tornare indietro passando sulle sponde dei laghi, compiendo così un anello (2h30).
Oppure andare e venire sul 705 (2 ore), rimanendo a quota laghi. Il crinale regala una veduta spettacolare del versante toscano, ma può essere molto ventoso... dipende dalla giornata. Comunque è un tratto breve e non scosceso.
Da est a ovest, i laghi che si incontrano sono il Martini, il Compione e il Sillara, che è il più grande. Inoltre, dal 705 potrete vedere dall'alto il Lago Frasconi e la sua diga.
Sia che scegliate la prima o la seconda strada, quando vi troverete a tornare lungo il 705, un po' prima del Lago Martini, se fate attenzione, sulla sinistra si aprirà un sentierino non segnalato da cartelli, che fa il giro di uno sperone roccioso e vi porta in molto meno tempo al bivio tra il lago Frasconi e il lago Martini. Mentre scenderete, vedrete già all'orizzonte i cartelli bianchi del bivio. Ho tracciato con il GPS questa scorciatoia e l'ho segnata sulla mappa in arancione. Peraltro, segue una vasta superficie di strato su cui un piccolo torrente ha scavato il suo alveo, quindi è bello percorrerla anche da un punto di vista paesaggistico.
Da questo punto in poi, la discesa del ritorno segue lo stesso percorso dell'andata: capanna Cagnin, Lago Verde e infine Lago Ballano (circa 1h). E ditemi se non ne sarà valsa la pena.
Due consigli se doveste avere più tempo a disposizione: 1) fermarsi a raccogliere mirtilli (luglio-agosto); 2) sulla strada del ritorno, arrivati al bivio dopo la scorciatoia, deviare sul sentiero 707B per raggiungere le sponde del Lago Frasconi (1 ora andata e ritorno).
Ci sarebbe un ulteriore percorso alternativo su cui tornare indietro, ovvero il sentiero 709 con indicazione Rio Frasconi: in pratica gira attorno al lago, scende nella valle del Rio Frasconi (1200m circa) e risale al Lago Verde (sentiero 711). Chiaramente, dovendo scendere e risalire, il dislivello della vostra giornata di trekking aumenterà.
Un tratto del sentiero in quota |
La ricca rete sentieristica della zona |
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