P. K. DICK: SVEGLIATEVI DORMIENTI (IN ATTESA DI UN FUTURO MIGLIORE)
Il 1963 è uno degli anni più produttivi per Philip K. Dick, che mette su carta ben cinque romanzi (oltre a un certo numero di racconti). Dopo aver parlato di Cronache del dopobomba, I simulacri e Illusione di potere, è il turno di Svegliatevi dormienti.
dipinge un mondo nel quale enormi masse di disoccupati, proletari, vengono ibernate come rimedio alla sovra-popolazione con la promessa di essere risvegliate il giorno che si troverà una soluzione e potranno tornare a essere membri produttivi della società. Soluzione che sembra arrivare quando viene aperto il varco verso un altro mondo, forse una Terra parallela. Un nuovo mondo offre ovviamente opportunità commerciali senza eguali.
Sull'eco di questa scoperta si basa la campagna elettorale di Jim Briskin, candidato alla presidenza USA (peraltro, uomo di colore... il romanzo è ambientato nel 2080, perciò Obama ha battuto alla grande le previsioni di Dick!). Le cose si complicano quando l'altro mondo si scopre popolato da esseri umani diversi, meno evoluti di noi nel fisico ma dotati di conoscenze inarrivabili nella manipolazione di materia ed energia.
Le masse dormienti di persone giudicate inutili sono il ritratto potente di un futuro di miseria, instabilità e crisi economiche, tutt'altro che lontano dal nostro vivere quotidiano ancora oggi, a mezzo secolo di distanza. In questo contesto Dick scocca un'altra freccia avvelenata verso i governi, le campagne elettorali americane, e più globalmente l'intero sistema di vita capitalistico basato sul flusso di denaro.
Dopo questa affascinante partenza all'insegna della distopia, il romanzo deraglia un po' dai binari dilungandosi nelle vicissitudini di Briskin e di personaggi secondari, tra cui Walt, mutante a due teste e direttore di un bordello situato su un satellite artificiale. Elementi introdotti come contorno alla storia principale, ma che non sono d'impatto quanto il resto e finiscono per distogliere l'attenzione.
Anche il ritratto dell'umanità alternativa non è del tutto convincente, troppo veloce e superficiale quando, al contrario, non essendo certo privo di interesse, avrebbe potuto essere sviluppato in modo più caratterizzante per l'intero racconto. Così a un certo punto Dick comincia a zigzagare tra le linee narrative per poi chiuderle bruscamente.
Persino la sfera più circoscritta dei rapporti di coppia e dell'adulterio, che solitamente resta al centro anche dei suoi testi fantascientifici, qui sono appena accennati. Svegliatevi dormienti non raggiunge il livello dei romanzi citati all'inizio, eppure la potenza della prima parte è tale da riuscire a salvarlo almeno per metà. Perciò ne consiglio lo stesso la lettura almeno a chi è intenzionato ad andare un pochino oltre i titoli più quotati dell'autore.
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