COUNTING CROWS: 20 ANNI LIVE
La quantità di dischi live dei Counting Crows è pari a quella dei loro
dischi studio, e sono usciti quasi tutti nell'ultimo decennio, il che è un record in
soli 20 anni di carriera. Che i Crows siano amanti delle performance
live lo dimostrano i continui tour in madrepatria (rarissimi invece
quelli fuori dai confini USA), ma la discografia live della band è solo
per metà davvero valida e interessante.
Forti del successo dei loro primi anni e della magia delle loro canzoni, versatili come quelle del folk-rock più tipico della West Coast sia a un trattamento elettrico sia acustico, nel 1998 esce Across A Wire: Live in New York City, doppio cd che contiene due performance parzialmente acustiche risalenti all'anno prima. Il primo disco è lo straordinario concerto acustico VH1 Storytellers, cugino dell'Unplugged: la band arriva a sfiorare il sublime in "Angels Of The Silences", "Ghost Train", "Anna Begins" e naturalmente i classici "Mr. Jones", "Round Here" ed altri. Conclude l'inedita "Chelsea" (hidden track).
Forti del successo dei loro primi anni e della magia delle loro canzoni, versatili come quelle del folk-rock più tipico della West Coast sia a un trattamento elettrico sia acustico, nel 1998 esce Across A Wire: Live in New York City, doppio cd che contiene due performance parzialmente acustiche risalenti all'anno prima. Il primo disco è lo straordinario concerto acustico VH1 Storytellers, cugino dell'Unplugged: la band arriva a sfiorare il sublime in "Angels Of The Silences", "Ghost Train", "Anna Begins" e naturalmente i classici "Mr. Jones", "Round Here" ed altri. Conclude l'inedita "Chelsea" (hidden track).
Il secondo disco comprende una
scaletta più varia con parte elettrica, dove brillano a mio parere in
particolare le tracce del secondo album, piuttosto rare in versione
live: "Children In Bloom", "Recovering The Satellites", "A Long
December", "Have You Seen Me Lately", e altre.
Nel 2006 la band
pubblica New Amsterdam: Live at Heineken Music Hall registrato nel 2003
(epoca Hard Candy): l'insieme non è molto significativo se non nel
fornire una fedele dimostrazione della bravura live dei Crows in un
momento molto forte. Spicca in particolar modo "Catapult", in generale
c'è interesse nel poter sentire live alcuni brani meno noti, come "Hard
Candy", "Holiday In Spain", "Miami", "Hanginaround", mentre dei
classiconi esistono versioni certamente migliori. Il principale motivo
di interesse sta nell'inedita "Hazy". Sono reperibili due bonus track:
"Mr. Jones (Live at the Ahoy)" (edizione UK) e "Black And Blue"
(iTunes).
In occasione dell'ultimo album Saturday Nights & Sunday
Mornings, solo per iTunes viene distribuito nel 2008 Live from Soho,
acustico, dove vengono proposti per la maggior parte i brani nuovi.
Interessante ma non brillante per esecuzione.
Nel 2011 è la volta di
August And Everything After: Live at Town Hall che esce anche in dvd, il
primo documento video della band. Purtroppo questo disco live,
registrato in occasione del 20° anniversario dell'uscita del disco
d'esordio, non ha niente da aggiungere all'album originale, anzi certi
riarrangiamenti risultano disturbanti se si adora la versione originale,
sia quella dell'album ma anche quelle live degli anni '90 (soprattutto
il medley tra Round Here e Raining In Baltimora). L'unica canzone
davvero eccezionale, per gli effetti di cui viene arricchita, è "Ghost
Train". Per il dvd... che dire, ci si augurava un concerto completo e
variopinto con i Crows i tutto il loro splendore, e invece ecco un
revival piuttosto inutile e noioso.
Dopo la parentesi del 2012 di Underwater Sunshine, album di cover, arriva un live a testimoniare persino quel tour. Echoes From The Outlaw Roadshow (2013) si dimostra però un disco live eccellente, anche se altalenante nell'esecuzione. La tracklist è la parte migliore: quasi tutti brani che non troverete in nessun altro live, con in più alcune delle cover del disco precedente (che qui sono molto più giustificate). Ci sono "Four Days" e "I Wish I Was A Girl" dall'invisibile This Desert Life, "Up All Night" e "Carriage" da Hard Candy, "Le Ballet D'Or" e "Sundays" da Saturday Nights, "Mercury" da Recovering The Satellites, e non potevano mancare ovviamente "Round Here" (forse il suo miglior take live pubblicato) e "Rain King". Le cover sono "Hospital", "Untitled (Love Song)", "Start Again", "Friend Of The Devil", "Girl From The North Country", "You Ain't Go Nowhere". Da avere.
Dopo la parentesi del 2012 di Underwater Sunshine, album di cover, arriva un live a testimoniare persino quel tour. Echoes From The Outlaw Roadshow (2013) si dimostra però un disco live eccellente, anche se altalenante nell'esecuzione. La tracklist è la parte migliore: quasi tutti brani che non troverete in nessun altro live, con in più alcune delle cover del disco precedente (che qui sono molto più giustificate). Ci sono "Four Days" e "I Wish I Was A Girl" dall'invisibile This Desert Life, "Up All Night" e "Carriage" da Hard Candy, "Le Ballet D'Or" e "Sundays" da Saturday Nights, "Mercury" da Recovering The Satellites, e non potevano mancare ovviamente "Round Here" (forse il suo miglior take live pubblicato) e "Rain King". Le cover sono "Hospital", "Untitled (Love Song)", "Start Again", "Friend Of The Devil", "Girl From The North Country", "You Ain't Go Nowhere". Da avere.
Vale la pena infine ricordare il cd live presente all'interno di August And Everything After - Deluxe Edition che documenta uno splendido live del 1994 (rimando alla recensione dell'album).
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