BREVE STORIA DEL COUNTRY (pt.1)
La musica rurale americana a cavallo
tra Ottocento e Novecento viene eseguita dai coloni provenienti
dall'Europa, che si sono insediati già da secoli nella zona degli
Appalachi e nel West. Riuniti nelle cosiddette strings band,
il loro repertorio si basa sulle ballate dei loro paesi d'origine;
sono quindi musiche del Vecchio Mondo e in particolare inglesi,
scozzesi e irlandesi. Gli strumenti sono quelli tradizionali europei
(il mandolino italiano, il violino irlandese, la chitarra spagnola,
il banjo africano, l'armonica dall'Europa centrale) e i temi
affrontati sono cuori infranti e duro lavoro.
Il melting-pot
etnico di questi gruppi dà origine alla tipica musica bianca
d'inizio secolo, che si basa soprattutto sulla chitarra, il violino e
il banjo, e che rappresenta l'antenato della musica country (viene
definita anche Old Time Music).
Con i mutamenti del nuovo secolo, e lo
svilupparsi parallelo della musica nera (il blues) che porta poi alla
scena jazz metropolitana, pian piano si affacciano i primi
professionisti che, nello stile dei cantastorie, raccontano vita e
sentimenti soprattutto del Sud più rurale e conservatore. Anche la
musica religiosa contribuisce molto alla tradizione bianca, con
canzoni sulla sofferenza in vita e la successiva ricompensa. Questa
musica cresce, così come tutta la musica americana del Novecento,
grazie alla fusione reciproca tra gruppi etnici. E come nel blues, i
musicisti sono lavoratori che si esibiscono nelle ore libere.
Nei ministrel show, spettacoli
vaganti di musica e recitazione, il banjo è lo strumento simbolo,
mentre la chitarra solo successivamente giunge a un ruolo di primo
piano. Dopo la Prima Guerra Mondiale viene introdotta (grazie al
blues) la tecnica del finger-picking sulla
chitarra, e la possibilità di creare vere e proprie melodie.
È soprattutto questa novità a spingere la tradizione musicale
bianca verso la forma della canzone vera e propria.
L'evoluzione delle strings band più
articolate, con molti elementi, è rappresentata dalle hillbilly band
e dal genere hillbilly, che esplode intorno agli anni 20. Si tratta
delle prime composizioni originali, ballate che sono il primo country
autentico.
String band degli anni 20 |
2. Hillbilly e bluegrass: gli anni 20 e 30
Le strings band dominano la
scena musicale bianca degli anni 20, considerata la Prima Generazione
del Country propriamente detto. Le prime incisioni di hillbilly sono
quelle di Fiddlin' John Carson, popolare suonatore di fiddle, nel
1923. Un ruolo fondamentale è giocato dalla nascita della radio, lo
strumento grazie a cui la musica viene diffusa in tutti gli States
esponenzialmente tra gli anni 20 e i 30. Nasce anche la Grand Ole
Opry di Nashville, celeberrima per i suoi show dal vivo, autentica
icona della musica country.
Negli anni 30 la scena country è molto
viva e si va sempre più evolvendo. Nei momenti di grande fermento
avvengono molti cambiamenti, grazie alle sempre maggiori
contaminazioni con il blues, e specialmente con il boogie-woogie,
che viene portato nel country con grande successo da Jimmie Rodgers
(considerato il “padre del country”).
Pian piano le strings band vengono
soppiantate dai cantanti. Nascono lo stile western swing e la figura
del cowboy-canterino, tipici del Nord America, che trova successo
anche al cinema grazie soprattutto a Gene Autry e Roy Rogers.
Viene codificato anche il bluegrass
grazie a Bill Monroe, il suo padrino; è uno stile strumentale che
tende alla ricchezza ritmica ed espressiva, influenzato dalla
nascente musica urbana come il jazz e il blues urbano. Infine
approdano anche gli strumenti elettrici.
...continua...
Hillbilly band degli anni 30 |
fonti:
E. Assante, G. Castaldo - Blues, jazz, rock, pop: il novecento americano - Einaudi
en.wikipedia.org
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